patologie
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La Sindrome del Tunnel Carpale (STC) è la causa più comune di dolore e disturbi della sensibilità della mano, colpisce circa il 10% della popolazione ed è molto più comune nelle donne che negli uomini. E’ dovuta alla compressione di uno dei maggiori nervi della mano, il nervo mediano, così detto proprio perchè attraversa il polso nella sua zona centrale.
Cause
La malattia è causata dall’aumento della pressione sul nervo all’interno dello stretto passaggio definito tunnel carpale. Ci sono molti elementi che concorrono:
* Uno dei fattori più importanti è l’ereditarierà.
* L’uso intensivo della mano.
* L’uso ripetitivo, attraverso gli stessi gesti, della mano in un lungo peridodo di tempo.
* Fattori ormonali legati alla gravidanza o alla menopausa.
* Malattie come il diabete, l’artrite reumatoide, o gli squilibri tiroidei.
Sintomi
I sintomi compaiono gradualmente, senza alcun trauma. Il paziente avverte formicolii, dolore, perdita di sensibilità, in genere nelle prime tre dita della mano, partendo dal pollice. I disturbi si manifestano tipicamente di notte e svegliano il paziente, che deve scuotere la mano per farle riprendere la funzione e diminuire i sintomi. Il dolore a volte può estendersi anche all’avambraccio.
Diagnosi
La diagnosi viene fatta raccogliendo il racconto del paziente, con specifici test che esegue il medico e mediante esami, come le RX del poslo, l’ecografia e, soprattutto, l’elettroneurografia, che misura la capacità del nervo di trasportare il messaggio elettrico.
Trattamento non chirurgico
Il trattamento non chirurgico prevede l’uso di tutori che mantengano per di più durante la notte, il polso in una posizione corretta; fisioterapia che mira a ridurre l’infiammazione locale e potenziare i muscoli che controllano il polso e la mano; farmaci anti-infiammatori e protettori delle fibre nervose per un peridodo di 4-6 settimane; iniezione locale di corticosteroidi, che però spesso risolvono solo temporaneamente i sintomi.
Trattamento chirurgico
Il trattamento chirurgico si riserva ai casi in cui il trattamento conservativo non ha dato buoni risultati o quando i risultati dell’elettroneurografia segnalano una sofferenza grave. L’intervento consiste nell’aprire il tetto del tunnel attraverso una piccola incisione alla base del polso o, in alcuni casi, mediante l’introduzione di un endoscopio attraverso un foro di qualche millimetro. L’intervento viene eseguito in anestesia regionale, in regime ambulatoriale.
Dopo l’intervento la mano ed il polso vengono bendati per circ due settimane, al termine delle quali vengono rimossi i punti di sutura. Per altre due settimane si raccomanda di non sottoporre la mano a sforzi fisici. In genere i sintomi si riducono già dai primi giorni, anche se può persistere per mesi la riduzione della sensibilità, che in alcuni casi di grave sofferenza del nervo, potrà non essere mai recuperata.
I rischi connessi all’intervento sono da correlare ad infezioni, sanguinamenti, lesioni del nervo, ma raramente sono complicanze gravi. La recidiva della malattia rappresenta un problema di non scarsa importanza, ma è correlata a numerosi fattori, in genere dipendenti dall’uso eccessivo della mano e del polso anche dopo l’intervento chirurgico.
Sindrome del tunnel carpale
Sindrome del tunnel carpale
domenica 13 novembre 2011